sabato 27 aprile 2013

PRIMI MOMENTI DELLA GRAVIDANZA


I primissimi momenti della gravidanza possono generare le emozioni più diverse: gioia, felicità, ma anche paura e sgomento. 
Iniziano le trasformazioni psicofisiche del corpo femminile: gli ormoni giocano un ruolo cruciale nel circuito cerebrale materno, che aiuta la madre a mediare le sensazioni e ad acquisire una nuova coscienza di sé nel nuovo ruolo. 
All'inizio della gravidanza, sono molti gli interrogativi che si presentano alla donna. Alcuni hanno radici molto antiche: “Sarò in grado di far vivere e crescere mio figlio?” Altri sono di tipo più relazionale: “Sarò in grado di amare mio figlio, di anticipare e comprendere i suoi bisogni, le sue paure?” “Sarò come mia madre è stata con me?”. Quest’ultimo interrogativo può essere molto pervasivo dal momento che la propria madre è il parametro rispetto a cui ogni donna si misura come figlia e come futura madre.

Per quanto riguarda il padre, solitamente il suo processo di coinvolgimento è più lento e meno diretto. La prima fase del coinvolgimento dell’uomo è di natura sostanzialmente mentale, scandito dall'annuncio della gravidanza. Pur da spettatore, può compartecipare alla gravidanza condividendo gli stati fisici e mentali della compagna. Con l’imminenza del parto, anche il padre sente decisamente più concreto il proprio coinvolgimento, che interpreta nei termini di nuove responsabilità da assumere verso la creatura che sta per arrivare. Oggigiorno la responsabilità che l’uomo sente più immediata è di natura economica; tuttavia prende anche forma un senso di responsabilità verso se stesso come uomo. Si tratta, pertanto, di un’esperienza di trasformazioni avvertita profondamente anche dal maschio; un’esperienza di maturazione che gli consente di assorbire anche il mutamento che i rapporti con sua moglie dovranno necessariamente subire. Non è infrequente, né strano, che l’uomo si senta abbandonato dalla donna durante la gravidanza. Il coinvolgimento assoluto e totale della donna nei confronti del bambino e, a volte, un’eccessiva componente ansiosa possono farlo sentire trascurato e messo da parte. 

Con maturità, equilibrio e capacità di trasformazione la coppia potrà riuscire a costruire una solida relazione familiare.


RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
M. Ammaniti, Pensare per due. Nella mente delle madri. Edizioni La Terza, 2009


Dott.ssa Arianna Cosmelli
Psicologa Clinica e Perinatale




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